Spiraleggiando


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Mia cara… Deluso? Boh. Dalle europee sicuramente! Da te? Non so… Io mi metto nei tuoi panni e ti capisco perfettamente, ma sono nei miei di panni. Eh si, nei miei sono deluso. deluso da me stesso, di non essere all’altezza in questa società e soprattutto nei tuoi confronti. Sento che non c’è spazio per me da nessuna parte. Dopo cerco ancora lavoro. Proseguo col progetto Lego. Cerco di capire come posso metter da parte dei soldi per finire di pagare casa. La soluzione definitiva dei miei problemi è proprio quella di finire di pagare la casa, così da poter campare anche con 650 euro al mese senza spese d’affitto o mutuo e vivere lontano dai miei. Ho dei soldi da parte, stringerò ancora la cinghia e mi darò da fare per vendere i Lego che ho, ci devo provare. Devo sfruttare le mie risorse, perché piangere prima della fine non ha più senso.

Un vecchio post, trovato fra le bozze di questo blog. Non ricordo bene l’anno, ma ero molto deluso ed insoddisfatto.

La consapevolezza del mio stato d’animo mi portò a darmi da fare, trovai un lavoro, poi un altro. Comprai una casa, poi un’altra. Vendetti alcuni Lego, poi ne comprai altri, molti di più.

Il tempo passa e ho fatto un milione di cose, ma sto spiraleggiando. Sento ancora la delusione e l’insoddisfazione.

Sento di averti delusa, ti sento insoddisfatta.

Mi sento impotente.

Ma sto spiraleggiando, non sto cadendo in un vortice.

Mi sto espandendo, la direzione è giusta, voglio solo capire come fare l’ipersalto, o almeno spostarci più velocemente dalla delusione e dall’insoddisfazione.

L’attesa.


Sono passati più di due anni da quando ho scritto l’ultimo post. I motivi dello stop sono tanti, in primis l’incolumità della donna della mia vita, poi i doveri da assolvere per poter creare e mantenere i propri sogni. Cercare una casa, trovare un lavoro precario, raccogliere forze per fare una guerra agli ex titolari, ancora in corso… Tempo per costruire una famiglia. Progettare, costruire e mantenere richiedono sacrificio. Il blog è stata la prima cosa che ho dovuto sacrificare.

Questa blog rimane casa mia e appena avrò del tempo cercherò di aprire le finestre e dare una rinfrescata! 

Cari lettori e “letti”, mi siete mancati tutti, anche se non vi ho pensato tutti i giorni, vi ho nel cuore da quando vi ho conosciuto.

Ora nel cuore mio ci sono anche Mari, la donna più bella mondo, e Camilla, sua figlia di sette anni, un cuore di angelo tutto d’oro, lei si definisce la principessa degli animali, io non ho parole per descriverla… Da quando fanno parte della mia vita io sono rinato.

Avremo tempo per parlare di tutto quello che è successo in questi anni e di quello che succederà, dei progetti, dei momenti e delle persone…

Adesso è tempo di attesa, un momento da godere più degli altri perché non so se ce ne saranno ancora così. Mari è in procinto di un cesareo e a breve saremo in quattro, il senso della mia vita si chiamerà Leonardo!

Sono l’uomo più felice del mondo? Ovvio, e non è finita qui, perché se Leonardo sarà anche solo un quarto di quello che è Camilla, beh bisognerà allenare il cuore per reggere tutto questo amore…

Dovrebbe esserlo…


Mina e Afterhours – Adesso è facile – From Youtube

Dici che mi vuoi perciò mi avrai
Dici che mi sai e poi si sa
Che tanto facile è tanto facile
Adesso che non c’è più lei
È tanto facile adesso è facile
Sapere cosa vuoi
Capire cosa sei
Ma ti ho aspettato e scopro
Che sei già passato dentro me
So che tu mi vuoi
Prendimi se puoi
E dici che mi sai
E poi mi va
Adesso è facile è tanto facile
Adesso che non c’è più lui
È tanto facile è solo facile
Capire cosa c’è
O dirsi che non c’è
Ricominciare a vivere con me per me
E adesso è facile è tanto facile
Davvero splendidi io e te
Adesso è facile è tanto facile
Capire cosa c’è e amare quel che c’è
Ricominciare a vivere per me con te
Ricominciare a vivere per me

2014… E’ solo l’inizio! (pt.2 – Io merito di meglio.)


Non dico che siamo tutti depressi, ma questa crisi ci sta un po’ logorando, dentro tutti quanti noi sembra che manchi qualcosa, e non quel vuoto indefinibile di cui parlavo tempo fa, ma del coraggio e della fiducia in se stessi. Una volta vi erano i risultati dopo la fatica, ora risultati non ce ne sono, ci rimane solo addosso la sensazione che non abbiamo fatto abbastanza, che abbiamo sbagliato, che siamo noi quelli sbagliati.

Spesso mi sento di troppo, inutile. So fare una marea di cose e non sono mai stato ripagato in misura giusta per quello che ho fatto. Per di più ora non c’è nemmeno bisogno di me, non c’è più bisogno di nessuno ormai. Cerchiamo di arrangiarci o di chiedere favori. Il fai-da-te sta diventando un must, in quanto i soldi diminuiscono ed i prezzi dei servizi aumentano. Io sono il primo a farlo, e a subirlo.

La mattina è dura svegliarsi in questo paese… Mi pagheranno? Troverò un altro lavoro migliore? In cosa sto sbagliando? Forse davvero io non sono all’altezza e non mi merito niente.

No. Io sono all’altezza. Io sono un bravo professionista. Io sono un buon uomo. E se questo sistema non è in grado di ripagarmi per quel che davvero sono, lo dimostrerò con tutte le forze, a me stesso, chi davvero sono.

Nel mio piccolo cercherò di metterlo in culo a tutti quei ladri figli di puttana che ci hanno fatto arrivare a questo, non votandoli! Perché son loro che si meritano di svegliarsi la mattina coi complessi, non io! Son loro che si devono preoccupare di come pagare onestamente le rate del mutuo, non io, son loro che devono piangere tutte le sere perché non possono metter su famiglia, non io! Son loro che devono morire ogni giorno, non io.

Il primo che si lamenta e vengo a sapere che li ha votati ancora me lo mangio vivo. Io merito di meglio, non so voi…

La paura di non vivere.


Sono stanco di questa instabilità ma non posso mollare, non devo assolutamente farlo. Dopo tutto quello che ho passato, dopo tutti i traguardi raggiunti, buttarmi giù sarebbe da incoscienti. Non si torna indietro e non ci si deve fermare. Se camminando trovo solo sputi, fermandomi o tornando indietro ritroverò sicuramente gli stessi sputi, è andando avanti che si impara ad evitarli.

Avevo scritto queste righe per farmi forza, proprio il giorno dopo l’ultimo post. Ero davvero stanco di stare male… Decisi però di non pubblicarle, per integrarle con qualcosa di più positivo, qualcosa che avrebbe lasciato il segno.

Purtroppo però le cose sono andate a peggiorare, la vita è crudele. E’ venuto a mancare un giovane ragazzo della zona, cugino di amici, in un terrificante incidente. Una persona buona, amante della vita, timida ma sempre sorridente. Questo fatto mi ha sconvolto, ogni volta che succedono queste cose mi vien da chiedere sempre… Perché? Non se lo meritava, nemmeno la sua famiglia si meritava questa tragedia, li si vedeva spesso su facebook in foto cariche d’affetto.

Auguro a tutti loro di trovare la forza per andare avanti.

Chissà quante cose voleva fare ancora questo ragazzo nella sua vita, chissà se è mai riuscito a realizzare tutti i suoi desideri, di certo era sulla buona strada, gli piaceva molto il basket ed era arrivato addirittura a schiacciare.

Non posso nascondervi a questo punto la mia paura di morire, o peggio ancora, quella di non vivere. Io sono un coglione, io non sto vivendo. Son mesi che sto bene solo con lei e non la vedo quasi mai.

Mi sono innamorato della persona giusta, nel momento sbagliato. Come faccio a dire che è quella giusta? Perché dopo anni di coma il mio cuore si è risvegliato ed ha iniziato a parlare. Perché è il momento sbagliato? Perché lei è impegnata ed il suo lui si sta insospettendo della nostra amicizia, e si difende inviandomi diversi messaggi intimidatori.

Non ha tutti i torti, ma sa meglio di me che la loro promessa è fallita da anni, e non si è concretizzata per numerosi motivi che non posso spiegare. La cosa che più lo spaventa è che lei è innamorata di me.

Questa situazione mi ha mandato nel panico, dormo poco e mi sveglio con brividi e attacchi di diarrea, ho l’ansia appena squilla il telefono, a volte tremo e mi manca il respiro. Pensavo di essere forte, invece sono senza lucidità. Mi sento in colpa… A volte, quando sono solo, mi chiedo perché l’ho conosciuta… Poi quelle poche volte che la vedo o la sento, ringrazio il cielo per averla incontrata.

Le ho detto che sarebbe stato meglio non sentirsi per un po’. Avevo bisogno di pensare. Ho paura che lui gli possa fare del male, per colpa dei nostri sentimenti.

Si è sentita abbandonata…

La sto perdendo…

Mi sento una merda, forse perché davvero lo sono.

VOGLIO VIVERE! Ma non so se riesco ad essere una tragedia per qualcuno.

Sono stanco di questa instabilità ma non posso mollare, non devo assolutamente farlo.

A volte mi chiedo perché mi devono succedere certe cose… La risposta migliore che riesco a darmi è che forse… E’ perché sono in grado di superarle. Chi vivrà vedrà, ed io… VOGLIO VIVERE.

Chissà… Magari domani…


Le giornate scorrono veloci, ci si sveglia e si va al lavoro per qualche ora, si pranza in fretta e furia e poi si cerca altro lavoro, o si fa qualche commissione, o qualche “lavoretto” per arrotondare, dell’attività fisica, o se tutto va bene vedo l’amore.

Ci si lava, si cena senza gusto e poi si è stanchi, e ci si ammazza con una passeggiata definitiva oppure si va a letto stravolti sperando in un giorno migliore.

Quanti mesi che si va avanti così? Quanti curriculum? Quante preghiere? Quante incazzature? Zero risultati.

Teniamo duro?

Io mi sono rotto…

Ho questa ossessione di ricerca della libertà ed indipendenza che non riesco più a godermi la vita.