Io, due mesi dopo.


Amici è arrivata la Primavera, finalmente! Il mio animo si addolcisce e rallegra sempre più… Dato che è un po’ che non ci si sente, lo vogliamo fare un bel riepilogo su come stanno andando le cose?

Sto da Dio.

Sono sereno come non mai, la vita finalmente mi sorride e tutto questo lo devo alla dieta che prosegue alla grande. Mercoledì andrò dal dietologo e vi aggiornerò sulla situazione. Nel frattempo posso anticipare che ho perso due taglie e che i complimenti non si sprecano. Ogni giorno c’è qualcuno che me ne fa, l’autostima sale e porco Giuda secondo me qualche ragazza un pensierino su di me lo sta facendo…

Voglio diventare bellissima!

Per questo sono motivato, e quella famosa malinconia cronica che da tanto mi accompagna si affievolisce sempre più. Sto diventando, giorno dopo giorno, la persona che ho sempre desiderato essere. Più bello, ma anche più buono, più saggio, più divertente e solare. Non mi sono ancora ammalato! Non bevo da capodanno, non vi nascondo però che una gioiosa sbronza la prenderò nel periodo di Pasqua, e questo non bere mi fa mettere da parte un po’ di soldini buoni per i vestiti e per i Lego, che accumulo sempre più per costruire qualcosa di portentoso quando andrò in pensione! Vi chiederete che cosa… Ma che ne so io, magari un mondo migliore!

A proposito di pensione, settimana scorsa ho smaltito delle vecchie ferie, non ho fatto altro che rilassarmi, fare qualche giretto, passeggiare, vedere film e incontrare amici. Terminate le ferie ho concluso che io da grande non lavorerò. Io mi sento schiavo di questo sistema e non ne voglio fare parte. Chiamatemi lazzarone, scansafatiche o quello che volete, ma che vita è fare quello che vogliono gli altri, alle loro condizioni tempistiche ed economiche?

Me lo sucano!

Io ho da fare ragazzi, non posso passare tutta la vita di fronte ad un computer, c’è un mondo la fuori da esplorare, c’è un sacco di gente da conoscere e soprattutto da amare. Il lavoro, di questi tempi, genera odio.

Entro in politica.


Ogni giorno mi scervello per trovare quell’idea geniale per far soldi e star bene tutta la vita, forse un’invenzione, un’attività oppure un’opera d’arte… Sto lì fisso nel vuoto almeno venti minuti al giorno per capire come fare, ma tutte le idee che arrivano costano fatica, oppure necessitano di denaro per poter iniziare e qui di prestiti io non ne posso chiedere che al lavoro ultimamente non è che le cose vadano proprio alla grande…

Oggi, seduto sul cesso, con lo sguardo fisso verso la doccia, nel pieno della mia ispirazione, mi viene in mente che il figlio di Bossi, bocciato due volte alla maturità, fa il consigliere regionale e prende circa diecimila euro al mese… Poi mi vengono in mente le pensioni parlamentari e tutte quelle dicerie che sono altissime e che basta poco per averle, insomma, basta poco tempo in parlamento per avere una pensione a vita… Trovo un articolo e non ci vedo più quando leggo le seguenti parole:

“Il record spetta ad Angelo Pezzana, Pietro Graveri, Luca Boneschi e Renè Andreani, ex parlamentari radicali: 1 solo giorno in Parlamento, contributi volontari per 5 anni e un vitalizio mensile lordo di 3.108 euro.” Vai alla fonte.

Ma io smetto di giocare al Superenalotto e mi butto subito in politica, io voglio cambiare il mondo, il mio mondo.

Il mio amico pensionato.


Ultimamente non faccio la pausa pranzo a casa, nonostante io viva nello stesso paese in cui lavoro, solo un chilometro separa casa e ufficio. Preferisco invece fare un giro in bicicletta e poi raggiungere il mio bar preferito o il parco del paese. Si trova sempre qualcuno in giro, amici senza lavoro, amici in pausa pranzo, fancazzisti perditempo… Non rimango mai solo e riesco sempre a scambiare quattro chiacchere con qualcuno, se non addirittura una bella partita a scopa con il mio amico Hell, dove ci giochiamo il destino del mondo essendo lui il diavolo ed io l’acqua santa.

Settimana scorsa mi è capitato di scambiare quattro parole con un pensionato del paese, che si vede spesso al bar di fronte a dove lavoro. Stavolta però ci trovavamo nel mio bar preferito ed abbiamo incominciato a fare confronti sui due bar, sui sevizi offerti e le persone che ci si poteva incontrare. Ovvio che ha vinto il mio bar preferito! Ma da li si è instaurato un rapporto di rispetto reciproco che ci porta a salutarci sempre e scambiare due battute di sfuggita.

Questa mattina mi chiama dal bar di fronte all’ufficio, mentre aprivo, mi ha chiesto se lo raggiungevo a bere qualcosa dato che è il suo compleanno. L’invito mi ha messo un po’ in imbarazzo ma mi ha anche fatto un grande piacere, peccato però che abbia dovuto declinare causa mancanza del mio capo nella sede di lavoro. Nel pomeriggio però, nota l’arrivo dei miei titolari e si presenta di fronte alla porta chiedendogli se potevo andare a bere qualcosa, i miei capi hanno ovviamente accettato e mi son trovato alle cinque a bere un bianchino e scambiare quattro chiacchere come fanno gli amici che si conoscono da tanto.

Il mio amico ha compiuto 68 anni, è un muratore in pensione con due figli grandi, il primo abita a Varese e fa l’impiegato, il secondo fa il casaro sulle prealpi, gli hanno regalato due splendidi nipotini… Peccato che la distanza non gli ha permesso di festeggiare con i loro famigliari, ma lui è contento lo stesso perchè il giorno prima ha fatto un pranzo con tanto di ubriacatura con tutte le persone della sua stessa classe.

Diciamo che non sono proprio sicuro della validità di queste informazioni… Cavoli non so nemmeno come si chiama e parlava sempre con un dialetto stretto stretto…

Più tardi mi arriva un messaggio da un amico che riporto parola per parola:

“Ma te sei già in ferie? No perchè son passato davanti al bar e ti ho visto bere da solo…”