“Stasera mi sbronzo di brutto
e alla fine mi sdraio per terra e dormo come un cane!
Mi passasse sopra un tir o un intercity… Io me ne frego!!!
Me ne frego di Dio!!!
Me ne frego del demonio!!!
Me ne frego dei sacramenti!!!
Me ne frego di te!!!
Non me ne frega niente di Dio, del demonio, dei sacramenti e di te!!!”
IL TEATRO DEGLI ORRORI – “E lei venne!”
Ad un concerto gratuito non potevo di certo presentarmi sobrio! Allora seguo quasi alla lettera parte del testo di una splendida canzone de IL TEATRO DEGLI ORRORI, e bevo! In compagnia di altri “buoni gomiti”, uno scenario naturale, sotto gli alberi, a mangiare una pizza d’asporto e a bere DU DEMON scadute da sette mesi. Io me ne scolo quattro, e sono bello carico! Voglio gridare le loro canzoni, voglio scatenarmi, voglio inveire contro il sistema a suon di ottimo ROCK!
Arrivati alla festa pago subito una media rossa e me la scolo sotto il palco! Questo gruppo è dinamite sul palcoscenico, la gente sotto però pare non accorgersene troppo, non si lascia prendere ne dal ritmo ne dalla rabbia, pochissimo pogo al quale partecipo ubriaco, cerco anche di farlo nascere un paio di volte ma non c’è stata risposta. MEGLIO COSI’. Me li sono goduti questi musicisti, me li sono cantati, ringraziati, me li sono arrabbiati… Il mio cuore pareva un bimbo nella culla che gioca coi suoi trillini e carillon…
Finito il concerto l’alcol prende possesso del lato migliore di me. Sono euforico e bevo un’altra rossa media, si ride fra noi mangiucchiando qualcosa, la dieta in certe occasioni non la si deve seguire!!! Vita da rocker! Faccio quindi il pirla con un paio di ragazze, una di queste si chiama francesca, ma sfiga per lei che io capisca ONESTA. Allora a tirarla scema perchè doveva sposarmi, in quanto il mio secondo nome è un aggettivo molto simile e saremmo stati la coppia che avrebbe salvato sicuramente il mondo! In due minuti i miei compagni di sbronza mi portan via che c’è da andare… (…niente da fare…)
Tornati al paese incontro altri amici con altri loro amici che non conosco. La sbronza sussiste e tra questi c’è una gran bella ragazza, allora faccio lo splendido! PRINCIPESSA! E sviolinate varie che tutti giù a ridere! Allora salgo addirittura in piedi sul tavolo e faccio lo showman, una battuta dietro l’altra che si ride come dei pazzi (battute di scarso valore artistico, ma anche il pubblico era bello sbronzo!) Che poi questa limona con uno di fianco e salta fuori che è il moroso, ULTRAGELOSO, ma che ride come un matto allora glielo dico: “CAZZO DIMMELO CHE E’ LA TUA MOROSA CHE STO ZITTO!” Ma tutti ancora giù a ridere, che alla fine poi salta fuori pure che è minorenne! Diciassette anni di figa! E io sostengo che me la sarei fatta lo stesso! E tutti ancora giù a ridere! Ahahah… (…niente da fare…)
Andiamo a casa va… Che s’è fatto tardi, meno male che il giorno dopo l’ho preso di ferie… Eh si… Era premeditata questa sbronza! Allora visto che son quasi le cinque del mattino, e la dieta in certe occasioni non la si deve seguire, mangiamoci un bel MAGNUM! Si… Proprio buono questo gelato…
“Poi mi ha svegliato mio padre!
Ero sdraiato sul divano,
con mezzo gelato sciolto in faccia…
L’altra metà sciolta sulla spalla
con sulla pancia lo stecchino del Magnum…
S’è spaventato papino…
Pensava fossi morto!”
IL TEATRO DEGLI SBRONZI – “E lui bevve!”