La crisi vista da dentro.


E’ logico.

Ma è davvero difficile.

Bastan si la salute e un paio di scarpe nuove, ma i pensieri si oscurano con questa dannata crisi economica. Non c’è stabilità nemmeno nell’animo delle persone, i più fortunati si aggrappano all’amore, altri invece al poco lavoro rimasto, i più deboli o i più disperati si lasciano trascinare dai vizi. Si risparmia e si stringe la cinghia, o si spende tutto in alcool, droghe e macchinette. Così passiamo il tempo quando siamo stanchi di cercare una soluzione, di trovare un lavoro, di vendere il superfluo sui siti d’annunci per pagare la prossima rata, di sistemare i pc dei conoscenti in cambio di qualche euro o di un aperitivo al bar.

Per ora ho scelto il risparmio, la dedizione al mio benessere fisico, il riposo, la noia e qualche chiacchiera con gli amici. Spesso però le piccole cose scompaiono, l’amore per la vita e per l’arte vengono a mancare spazzate via da un qualcosa che porta via senza lasciare più niente. Che fine farà il mio lavoro? Riuscirò mai a pagare casa? Quando potrò comprarmi un automobile? Quanto ancora dovrò stare sotto questo tetto? Mi pagheranno mai per quel che merito? Riuscirò ad avere una famiglia e a vivere in maniera dignitosa? Che farò stamattina?

Il corpo non risponde bene. Faccio incubi, quando dormo… Che non è più nemmeno facile dormire… Ho la forfora, l’herpes, i brufoli e a volte anche qualche piccolo attacco d’ansia. Ho trent’anni e sono ancora un ragazzino, come quasi tutti quelli della mia età. Si fanno ancora le cose che si facevano dieci anni fa’… Anzi… Di meno, ma spendendo più soldi.

E ci son momenti che la luce del sole che entra dalla finestra non mi dice più un cazzo. Che le foglie che dondolano al vento non le guardo più. Nessuno le guarda più, poche sono rimaste le teste rivolte verso l’alto. La luna e le stelle son sempre la, ma gli occhi luccicano fissando le mani nervose che si stringono a pugno e vogliono colpire e distruggere qualsiasi cosa. Perché son turbato e voglio strafogarmi di cibo, ubriacarmi dalla mattina alla sera… A volte vorrei anche drogarmi… Ma mi aggrappo all’amore, quando c’è, e perdo diottrie sforzandomi di percepire l’essenza delle piccole cose.

Non disperare, che il tempo ci ha fatto incontrare!


Oggi ti ho detto che è la fine quella più importante, che dobbiamo tenere duro, farci forza e continuare a viverci. Io vorrei essere ora li con te a darti il buongiorno con la colazione a letto, un caffè e due biscotti, niente di speciale, giusto per spezzare il fiato della notte e baciarti prima che lo faccia il sole del mattino.

Io davvero vorrei già essere al tuo fianco, sentir le tue lamentele perché è ancora presto, per portarti a passeggiare non prima di aver fatto l’amore… Io voglio esser li già ora, ad osservare il tuo profilo nella notte, trattenendomi dal baciarti e accarezzarti.

La fine è quella più importante, dobbiamo tener duro ancora un poco per poi chissà magari stare insieme un po’ più spesso, un po’ più a lungo se non per sempre. E la fine non è il raggiungimento di questo sogno, la fine riguarderà questa sofferenza, che non ci fa godere a pieno di quel che proviamo. La fine sarà un nuovo inizio, magari un po’ duro e faticoso, che potremo affrontare continuandoci ad amare. Il raggiungimento del sogno non è altro che viverci e continuare a sognare ancora, magari insieme,

Io non posso esser li a darti personalmente il buongiorno, ma le circostanze che ci separano non riusciranno mai a soffocare quello che provo per te, ed incomincio a scriverlo nel cuore della notte, più forte che posso per far si che arrivi fino a te, almeno un filo della mia voce.

Buongiorno Stella, teniamo duro anche oggi, abbiamo aspettato una vita, che sarà mai qualche giorno in più!