Così non arrivo a nulla…


filospinantola7aq6

Di giorno lavoro, la sera mi richiudo in camera mia. Tutto ciò da Lunedì, tutta colpa del mal di gola, un mal di gola non semplice, che mi uccide, non mi permette di fumare, di ingoiare. Vado avanti a tachipirina e aspirina c, senza dimenticarmi dello sciroppo. Niente antibiotici, il medico non vuole, dice che è troppo presto per un banale mal di gola… Chiamalo banale, spero venga anche a lui il banale mal di gola… I primi due giorni mi sentivo anche depresso, ha piovuto a dirotto, in casa non sapevo cosa fare, mi mancava la compagnia e la gola bruciava sempre… Allora ho incominicato a leggere di più, leggo blog, libri e fumetti, ho ripreso a guardare telefilm che avevo lasciato in sospeso, telefilm visti e rivisti, ma che non farò mai a meno di rivedere, un esempio? SCRUBS! Allora la mia mente si distrae ed incomincia a pensare, è una fisarmonica, a volte è chiusa, a volte è aperta. Quando è chiusa va tutto a gonfie vele, su di me compare il sorriso di uno zombi, sono quasi vivo e non penso alle mie solite paranoie. Quando è aperta va tutto male, incomincio a chiedermi mille perchè? Mille come? Mille vorrei… Una tristezza buia e tempestosa che rischiava di mandarmi in letargo per giorni e giorni, in un pozzo senza fine dove io, immancabile malinconico, mi sarei buttato senza problemi per vedere cosa si prova a rimanere sospesi, se non nella gioia, almeno nel dolore, almeno sospesi in qualcosa, cullato da qualcosa… Ci pensano due ragazze a tirarmi su di morale, assurdo, la prima è la mia EX, la seconda è Koala. La mia EX mi ricorda i momenti belli della vita, e che quelli brutti servono solo per farci costruire attimi indimenticabili. Koala invece con la sua candida filosofia, mi fa capire che si sta bene comunque, anche con le piccole cose. Entrambe mi fanno pensare, hanno ragione, mi fanno incazzare però, perchè non mi sembrano felici, eppure sanno come trovare la felicità. Io non le biasimo. Adesso che ci penso, anch’io so come trovare la felicità, l’ho vissuta, l’ho descritta e so come ritrovarla. Spesso però sembra quasi che ci piaccia di più buttarci giù di morale, ci piace di più porci questioni che non affrontare la vita in se, così, come viene. Il piacere nel provare dolore, masochismo mentale, perchè ci piace quella sensazione, o perchè ci piace che qualcuno ci venga a cercare per aiutarci, ci piace sperarlo, godiamo quando accade, soffriamo da cani se nessuno invece ci considera. Parlo al plurale perchè credo di non essere l’unico, credo di affrontare un argomento che riguarda molti di noi, anche se tendiamo a nasconderlo, tutti soffriamo per qualcosa di impercettibile, che non si può ne palpare ne vedere. Eppure tutto ciò è da persone immature, in quanto nel mondo c’è gente che realmente sa cosè la sofferenza, perdere un amico, perdere un familiare, problemi economici, la malattia o addirittura la guerra. Io sono qui a martellarmi i coglioni per i miei problemi esistenziali, eppure ho una famiglia, ho degli amici, ho un lavoro, ho la salute… La vità purtroppo è così, bella ma ingiusta anche nelle piccole cose, noi che stiamo bene non dovremmo lamentarci eppure lo facciamo, ma non è colpa nostra, siamo troppo influenzati dai canoni della società in cui viviamo, ci importa più di un cellulare che di un sorriso, non sappiamo rispettarci. Un giorno anche io aprirò gli occhi…

…e mi renderò conto di cosa è realmente importante in questa vita…